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Uno scandalo

Nell’afa del recinto chiuso si sarebbero sentite a volare quel paio di mosche miserelle che erano capitate là dentro, se anch’esse sfiaccolate e senza energia non se ne fossero state aderenti alla tenda di grossa tela color arancione, la quale tenda pur non serviva nè a mitigare il caldo esterno del solleone nè quello interno della stanza dove una trentina di ragazze sbadigliavano sui loro compiti aspettando l’ora della liberazione. Già a terminare il componimento non c’era nemmeno da pensarci, con quella giornata sciroccale fatta apposta per togliere ogni lena a chi l’avesse avuta, figurarsi poi a chi non l’aveva! La stessa Varisco non era ancora riuscita a trovare la prima parola. Si sa che se non viene la prima le altre sono più difficili ancora, per cui Varisco se ne stava a masticare la cannuccia cogli occhi al soffitto. Improvvisamente, che è che