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la freccia del parto | 79 |
— Lo voglio!
E continuarono, nervosi, trasportati dall’ebbrezza della musica, palpitando insieme, commossi, parlandosi a rari monosillabi.
— Bravissima! — sclamò Rizzio facendo premere le ultime note.
Olimpia sembrava cedere a un languore arcano, indefinibile; non aveva nulla del brio e del sarcasmo soliti. I suoi occhi lasciavano sfuggire pallidi raggi.
— Che avete?
— Nulla.
— Soffrite ancora?
Per risposta ella pose nella mano di Rizzio la sua mano sottile e bianca.
Egli la guardò.
— Qualche cosa dovete avere sicu-