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66 | la freccia del parto |
Rizzio fece due o tre passi verso la porta. Costanza in piedi, colle spalle appoggiate al muro lo guardava. Egli si voltò indietro.
— Ah! siete troppo cara! — esclamò improvvisamente; — questi occhi, questi occhi neri la meritano la parola gentile.
Le cinse la vita con un braccio e le mormorò all’orecchio, pianissimo: Ti amo.
Costanza sollevò la faccia; e gli sorrise dolcissimamente.
— Grazie! — disse Rizzio.
E s’avviarono, muti, sul sentiero del giardino fino al cancello; si tenevano per mano come due bambini; ci vedevano appena quel tanto da non urtarsi contro gli alberi.