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60 la freccia del parto


è che avevo la chiave del cancello; m’è rimasta in tasca dall’altra mattina quando sono venuto a prendere Matazzi per andare a caccia.

La realtà si sostituiva all’ideale; Costanza si calmava a poco a poco.

— Avete abbandonata la compagnia?

— Sì, per venire a trovare la mia bella prigioniera.

C’era il trionfo di un orgoglio smodato nella parola mia prigioniera. Rizzio aveva molte delle qualità virili, ma ne aveva eziandio tutti i difetti; era aspro, fiero, orgoglioso; la sua voce modulava qualche volta la nota tenera della tortorella, ma la sua mano non sapeva nascondere l’artiglio. Costanza sentì che quell’artiglio le lacerava un velo nel cuore, ma era immensamente