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388 una discrezione


a qualche minuto di distanza e in condizioni tanto mutate, andava ripetendo fra se stessa: — Perchè? Perchè?

Dal canto suo Gabriele, rimasto stordito sotto il colpo che era ben lungi dall’aspettarsi, ripeteva pure: — Perchè? Perchè?

E nessuno dei due lo seppe mai.

FINE.