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386 | una discrezione |
— Che aria pura! — esclamò sollevando la faccia e guardandosi attorno, nella attitudine di chi vuole orientarsi.
— Sì — rispose il giovinetto — ma il sole scotta.
— Il mare — continuò la signora allungando il braccio verso la riva — ci manda una frescura incessante....
— Ma il tempo fugge.
Ella non osò guardarlo. Istintivamente sentiva che l’incanto era rotto, l’ora passata per sempre.
— E la mia discrezione? — disse Gabriele all’improvviso, con molta disinvoltura.
— Chieda — mormorò la signora con un fil di voce, nascondendo colle dita il medaglione quasi per proteggerlo.