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una discrezione | 385 |
disse la signora abbassando le pupille dinanzi a quello sguardo.
— Troppo? Non saprei. Ciò dipende dal compenso che mi aspetta.
Egli era ben pronto a parlare di compenso. La signora si turbò lievemente.
— Il posto è bello, l’ombra profumata, ella non deve essersi annoiata molto.
— Crede forse che abbia composto dei versi?
— Potrebbe darsi.
— Si inganna; quantunque — soggiunse Gabriele con galanteria — la Musa li meritasse per avermi inviata così gentile ispiratrice.
Perchè quel complimento spiacque alla signora? Quale stonatura le guastava l’armonia della canzone?