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384 una discrezione


«Oh! un suo bacio, un suo bacio!»

Il desiderio venne a morderla così, improvvisamente, ed ella tornò indietro volendo vincersi ad ogni costo. Ormai era una sfida gettata a se stessa. Fece due o tre giri per i viali più ombrosi del giardino finchè ritrovossi ancora davanti alla porta. Gabriele, al di là del muro, canticchiava per ingannare il tempo.

Le parlate d’amor
o cari fior....

Faust! mormorò la signora spingendo la porta; non si ricordava più che dietro Faust c’è Mefistofele.

Il giovinetto le venne incontro, ilare, con una fiamma negli occhi.

— L’ho fatta aspettare troppo? —