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una discrezione 375


abbassando la voce — non è neanche bella come Silvana. Buon giorno caro signore, scriverò a mio zio il fortunato incontro.

Gabriele rimase solo, un po’ malinconico, un po’ scorato e con quel senso penoso d’indeterminatezza che prova il viaggiatore smarrito davanti a due sentieri. La lezione mondana del marchese aveva agito come una sferza sulla sua ammirazione nascente, lo aveva ferito cioè e stimolato insieme. Che cosa farebbe ora?

Egli si trovava in quel periodo difficile dove l’innocenza ha già scosso i suoi veli, ma li trattiene ancora per un resto di pudore. Immobile sotto l’albero guardava alternativamente i fiori freschi aggruppati sui rami e quelli