Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
una discrezione | 353 |
tanto ardore? Nessuna donna gli aveva dato fin allora una emozione così intensa. Aveva paura di parlare, di respirare, per non rompere l’incanto.
— Ora sono io che devo chiederle scusa per averle fatto perdere la corsa.
Sorrideva nella felicità di quella piccola bugia; e lui pure sorrise, approvando, sentendo stringersi di minuto in minuto la rete invisibile che li avvolgeva, aspettando il cataclisma che doveva portarli via insieme, in paradiso. Forse la signora aspettava anche lei qualche cosa, tant’è che si guardavano dentro gli occhi come se si fossero gettati reciprocamente un uncino e stessero a vedere che mai fosse per uscirne. Situazione divina, ma alla lunga insopportabile.