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352 una discrezione


sorpresa, nè malizia, bensì una tenerezza di sorella maggiore che ricorda. E non sembrava neanche disposta a staccare le spalle dall’oleandro, che veramente co’ suoi fiori color di rosa le stendeva sul capo un delizioso ombrello, sotto la cui ombra riparava anche il giovinetto; stavano così guardandosi come fosse la cosa pìù naturale del mondo e solo dicevano tratto tratto qualche parola per giustificare quella stranissima sosta.

— Deve avere un bel nome.

— Gabriele.

— Il nome di un angelo.

— Dovrebbe essere il suo, allora.

— Oh! io non sono un angelo.

E che cos’era dunque? Egli si sarebbe prostrato a’ suoi ginocchi con