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350 una discrezione


— Prima di tutto per averla fermata.

Ella fece un segno cortese colla testa.

— E prima ancora seguita.

Fu lei questa volta che arrossì impercettibilmente.

— E prima ancora....

— Salutata, d’accordo, perdono tutto.

— C’è dell’altro.

— Oh!

— Si guardarono curiosi, trepidi, giulivi, sentendo che un’ora deliziosa passava loro accanto.

— Le chiedo scusa di averla sognata.

La signora non era preparata a questo. Si fece indietro due passi e misurò il suo interlocutore con una