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una discrezione 343


un ondeggiamento ritmico della persona che faceva pensare ad una palma accarezzata dal vento. Quando fu a pochi tratti dal forestiero, drizzò su di lui uno sguardo così mirabilmente contemperato di dolcezza e di dignità, che egli si levò automaticamente il cappello, salutandola. E siccome il saluto era giunto, per la commozione stessa, un po’ in ritardo, quando cioè la bella si trovava già a un quarto di profilo davanti a lui, rimase con una acuta voglia di sapere se, un attimo prima, nel momento che i loro occhi si incontravano, avrebbe risposto al saluto.

E quei capelli li aveva egli osservati bene? Che colore avevano? Dovette convenire di non saperlo affatto.

Ella intanto continuava a scendere