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una discrezione 341


sie aprendosi avevano improvvisamente scoperto, era apparsa una testa di donna, la stessa che egli aveva sognata quella notte china su di lui, cogli stessi capelli sciolti velanti la faccia e, fosse effetto del sole che ci pioveva sopra, o della sua stessa fantasia, quei capelli neri al vertice, digradavano in color di rame, in biondo, in bianco argenteo arricciato e spumoso. Stette forse cinque minuti, ma piuttosto meno, quasi prendendo un bagno di luce, poi sparve.

Allora il giovinetto si stropicciò gli occhi, si palpò le braccia, mosse alcuni passi per accertarsi se fosse sveglio. Sveglio era. Si ricordò anzi a puntino che doveva raggiungere il treno per proseguire il suo viaggio; guardò l’orologio e vide che un’ora e mezzo era