Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
la freccia del parto | 25 |
nunciava motti leggeri, scherzosi, in fondo alla pupilla aveva un’ombra grave. Quando le volgeva questo sguardo pieno di serietà, Costanza provava un senso di malessere, un’impressione penosa e opprimente.
Andarono a prendere il caffè in giardino, dove capitò quasi subito la compagnia solita; il dottore colla moglie, Salviati, — uno sguaiato, — Puccini, un imbecille. Tutto ciò a detta di Olimpia, che sorrise gentilmente a ciascuno e non mancò di stringere con forza la mano a tutti gli uomini.
Più tardi venne anche la sindachessa colle due figlie, — i tre tegoli! — vestite color spigo ed ornate di spilloni rossi.
Salviati si sbracciava a fare il ga-