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308 | arte antica |
«Ma allora perchè — suggestione naturalissima — erano corse tutte quelle lettere, e la signora sembrava tenerci tanto al ritorno dell’infedele?
Sembrava, ecco il cavillo. Quali prove c’erano della desolazione d’Arianna? Le lettere. Ma aveva egli, marchese di Roncegno lette quelle lettere? O non potevano essere, invece che lettere d’amore e di rimpianto, sfoghi di sdegno?
«La signora Montecuccoli — egli ripeteva: — la signora Montecuccoli — scandendo le sillabe. — Quando viveva nel mondo si era incontrato con un Montecuccoli veterano di Napoleone I.
Come mai Giacomo aveva lasciato una striscia di polvere sulla cornice dello Zuccarelli? Il marchese si rizzò in punta di piedi, levando delicatamente