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278 | arte antica |
priva l’ampia distesa del lago, il marchese, che si fermava a lungo in quel posto collo sguardo perduto sull’orizzonte, seguiva forse col volo della fantasia gli inafferrabili contorni di larve lungamente vagheggiate, invano.
Nell’aspetto il marchese era simpatico; alto, dritto, un po’ rigido, un po’ calvo, ma con un sorriso fresco e, negli occhi, un raggio di giovinezza calma. Dimostrava quarantatre o quarantaquattro anni; in realtà era già passato dal lato peggiore dei quaranta.
Nei mesi caldi stava col marchese, per tenergli compagnia, ed anche per rammentargli tacitamente che ne era l’erede, il nipote don Luigi Oldrati di Roncegno, che i servi e gli amici chiamavano abusivamente il marchesino.