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tonino l'eremita 257


e di aver tenuto acceso per tanto tempo il lumino davanti all’immagine di S. Ermolao, fu assalito una notte da dolori così forti che morì in men che si dice Jesus.

La cognata pianse un poco, che in fin dei conti era fratello di suo marito; ma poi si chetò, riflettendo che egli era andato in un mondo migliore e che in fondo al cassone ci doveva ben essere qualche cosa per fargli dire delle messe.

Strillò come un’aquila al vedere che le bruciarono tutto, il letto, il materasso e la coperta, sotto pretesto del contagio; disse che lei non aveva paura dei mali, ma tant’è lasciarono la casa pulita come una mano. Il cassone, non c’era stato nemmeno bisogno di pulirlo, che era vuoto.