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le tre rose | 225 |
in un vaso; egli adocchiò una rosa carbonara, la prese, e posandola sui ginocchi della signora:
— Il rosso — disse — è il migliore alleato del bianco, come l’amor puro non va mai scompagnato dall’innocenza.
Aveva piegato un ginocchio, e cogli occhi fissi raccoglieva gli sguardi smarriti della duchessa, i quali gli dicevano che non si era ingannato.
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Qui la lettrice vorrà ad ogni costo una conclusione; ma l’autore è ben deciso a non darla. Ci ha per questo una quantità di buone ragioni.