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le tre rose | 215 |
vi badò; ma poco lungi c’era un altro capannello, e un altro ancora, parevano tutti animati da una grande curiosità. Sulle botteghe, alle finestre stavano affacciate le donne con certi sguardi cupidi, intenti, e a seconda delle faccie si vedevano guizzare certi sorrisi o ingenui o maliziosi o di semplice meraviglia o sottolineati da una espressione furba e misteriosa.
Tendendo l’orecchio, Marcello udì a varie riprese la parola sposa, e capì che si trattava di qualche matrimonio cospicuo. Crescendo la folla, egli si trovò quasi portato davanti a una chiesa dove una turba di accattoni stava schierata in due file, sfidando le zampe di otto cavalli che, attaccati a superbi equipaggi, aspettavano sulla piazzetta