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le tre rose | 201 |
da lavorare. Marcello, quando si metteva in vena, era di un naturale allegro; cantò anche lui, rise, ciarlò, disse e fece mille pazzie. Quando uscì dalla stanzetta della popolana non aveva più la rosa; la rosa della patrizia era rimasta sul tavolo dell’operaja.
E però bisogna compatire il nostro eroe. Se quella benedetta rosa fosse riuscito a portarla a casa, non dico il tabernacolo, ma un libro forse l’avrebbe trovato per disseccarvi in pace.
Anche i fiori hanno il loro destino!
L’indomani Marcello stava vestendosi lentamente, ancora un po’ sonnacchioso quantunque fosse abbastanza tardi, e leggiermente distratto da una biondina che annaffiava un vaso di garofani dall’altra parte della strada.