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le tre rose | 197 |
circondavano, il suo primo sguardo amoroso era caduto su un povero pittore?... Queste ed altre domande bruciavano le labbra di Marcello, ma egli non aveva mai parlato. Un senso ignoto d’onestà, una persuasione dell’abisso che c’era fra loro due, una simpatia troppo debole per arrischiarsi a folli imprese, lo tratteneva. Gli bastava passare di là, fermarsi, alzare gli occhi, scambiarsi, quando v’era luna, un sorriso — dopo si metteva a letto tranquillo sognando blandemente di un angelo.
Aveva una bella amante, una popolana; e delle altre ancora, avventure di piazza, conoscenze di studio — era abbastanza celebre; ma la sua apparizione della sera, quella non la raccon-