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196 | le tre rose |
l’angolo di una viuzza, si arrestò improvvisamente davanti a un palazzo antico, sulla cui facciata annerita dai secoli la luna batteva in pieno.
Da quasi un mese egli aveva l’abitudine di fermarsi tutte le sere a quel posto; tutte le sere si apriva tacitamente una finestra, e sulla immobilità marmorea del vecchio palazzo si disegnava la figura soave di una fanciulla. Oh! i casti amori che chiedevano alla luna tutta la sua luce, che si pascevano di sguardi e di sospiri! — Di soli sguardi e di soli sospiri.
Come poteva la giovinetta patrizia sfuggire alla sorveglianza delle sue governanti? per quante ore aveva tenuta chiusa nel cuore l’ansia di quel momento? perchè, dai principi che la