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le tre rose | 195 |
Di notte le cose prendono tutte un aspetto diverso; le proporzioni si confondono, le distanze spariscono, i suoni sembrano più gravi e i silenzi più solenni. Le persone fantastiche (Marcello lo era un poco) si compiacciono a popolare la buja solitudine coi fantasmi del loro cervello — evocano le memorie del passato, rivivono nelle scene di sangue o nei duetti d’amore, si fanno volta a volta tiranni, vittime ed eroi.
Già Marcello aveva veduto sfilare una processione di triumviri, di proconsoli di imperatori e di re; il bianco seno di Virginia gli era balenato davanti, un momento, cancellato subito dal profilo severo di Cesare e dallo sguardo profondo di Bruto — quando, svoltando