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la freccia del parto 173


Intanto Costanza, ajutata da Rizzio, metteva dei guanciali dietro le spalle della moribonda.

Essi non si guardavano.

Costanza batteva i denti per il freddo. Rizzio prese il proprio mantello e glielo pose sui ginocchi in silenzio.

La pazza aperse gli occhi un istante; Costanza si curvò su di lei e la vide sorridere:

— Mi conoscete?...

Senza rispondere, l’infelice allungò le labbra e baciò Costanza sulla fronte. Anche Rizzio tentò di avvicinarsi, ma ella aveva già chiusi gli occhi.

L’alba, pallidissima, sorgeva in cielo: la camera si riempiva di una luce fredda, vaporosa, che dava a quei tre volti un solo aspetto di cera.