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164 la freccia del parto


Portandosi coll’immaginazione nel passato di quella povera donna, se la figurava lieta e sorridente sotto il velo di sposa: pensava come doveva essere stato quel volto che, fosse pur poco, era piaciuto a Rizzio, e quegli occhi dove egli aveva fissato i suoi; quasi la prendeva un desiderio violento di essere al suo posto, solo per chiamarsi la moglie di Rizzio, per avere diritto alla sua compassione e morire nelle sue braccia e avere il nome di lui scritto sulla sua tomba.

Passi affrettati risuonarono su per le scale, Matazzi, il dottore e Rizzio entrarono, col cappello in mano, parlando a bassa voce.

Costanza si pose nell’ombra. I tre uomini circondarono il letto; Matazzi