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la freccia del parto | 155 |
Olimpia si mantenne impassibile; aveva la tosse e prendeva delle caramelle d’orzo; ne offerse anche a sua cugina, che rifiutò.
— Hai il vestito sulla ruota, — le disse, quando Costanza fu seduta nella carrozzella.
— Grazie.
— Buon viaggio e conservati sana.
— Anche te. Addio.
Il cavallo si mosse; non aveva fatto quattro passi che già era scomparso nella nebbia. Olimpia stava per ritirarsi dacchè era impossibile distinguere nulla.
A un tratto si odono acutissime grida. La voce di Matazzi dominava quella di Costanza e un’altra fievole e lamentosa come di persona ferita. Avanzandosi,