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138 la freccia del parto


la corte a Olimpia. Costanza incominciava a stabilire sul serio la sua partenza; per la fine di ottobre contava essere a Milano.

Ma come tornava cambiata alla sua casa! Come vi tornava cambiata da quel bel giorno di primavera in cui erane partita così gaja e serena! Anche ora, mordendo pensierosa una foglia di geranio, le accadeva di cantare a mezza voce:

quando il tuo labbro sul labbro mio;

ma calde lagrime accompagnavano la romanza. Costanza non poteva dimenticare.

Per santa Teresa venne fuori un bellissimo sole. Si doveva ballare alla sera in casa della sindachessa, che