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la freccia del parto 121


Ma nei ritrovi della sera, quanta forza doveva fare a sè stessa per non prorompere in pianto, su quel divano dove si erano per la prima volta strette le mani, vicino alla finestra del giardino da cui egli era entrato quella sera che disse d’amarla, e nel piccolo sottoscala e nel boschetto, e dovunque ella avrebbe pianto amarissime lagrime, perchè dovunque egli l’aveva ingannata.

Subito dopo la scena fatale, Rizzio le scrisse una lettera; Costanza la rimandò senza leggerla; sperando forse segretamente ch’egli avrebbe cercato di parlarle. Ma Rizzio non si fece vedere. Una sera la trovò in casa del dottore; Olimpia non c’era. Sostennero entrambi dignitosamente l’urto del primo