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la freccia del parto | 117 |
stanza sentì crudelmente l’offesa fatta al suo cuore e alla sua dignità.
Che pensare di un uomo che le aveva detto d’amarla tacendo di essere ammogliato? Si poteva scusarlo in qualche modo? Si poteva difenderlo? No, non si poteva. Egli le appariva così ignobile, così indegno di stima e di affezione che il suo maggior dispiacere era quello di averlo amato.
Avrebbe voluto distruggere ogni memoria del passato.
Oh! se si potesse dimenticare.
Perchè non esiste veramente quel fiume dalle acque pietose che tutto cancellano? La memoria in certi istanti è il più caro, ma in certi altri è il più doloroso dei doni.
Costanza ricordava con profonda angoscia an-