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VII.

Era trascorso da poco tempo il giorno dei morti e sul largo viale che conduce al cimitero, la schiera dei devoti cominciava a diradare il quotidiano pellegrinaggio.

Ippolito se ne tornava solo dall’aver visitata la tomba della madre. Cogli anni il suo dolore aveva acquistata quella dolcezza ineffabile che invita a trattenersi volentieri col pensiero dei cari estinti; e a lui questa dolcezza tornava più soave ancora per la fusione di un altro pensiero fatto ormai suo compagno indivisibile.

Alla sua vita, così povera di gioie, era bastata fino ad ora l’ebbrezza ideale di un amore nutrito in segreto; ma col progredire della passione crescevano i desiderii e gli era penoso quel dover tacere sempre e quasi nascondersi agli occhi di colei che egli amava. D’altra parte, come spiegar-