Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 33 — |
E tacquero entrambe aspettando.
La pioggia continuava a cadere lenta, monotona neiromhra della corte; la stanzetta era quasi buia e il profilo delle due donne sedute sul divano bigio, ritte ed immobili, pareva quello di due statue.
Il cucù, addossato al muro come un lungo fantasma nero, continuava a fare tic tac, tic tac, tic tac.