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XVII.
Daria si era ben guardata dal seguire il consiglio della Tatta; non aveva abbandonata la casa, ma continuava a esercitarvi la sua missione d’angelo conciliatore.
Il contegno passivo di Matilde le lasciava una completa libertà d’azione. Apparentemente le due cugine andavano del massimo accordo, in fondo erano scisse da una assoluta diversità di carattere e di condotta, e quantunque nessuna parola venisse mai a far allusione al passato, Matilde sentiva l’inferiorità umiliante che la sua colpa le aveva creata.
Terminato l’inverno, quando ai primi tepori d’aprile la natura si ridestava e sulle sponde della Regaldina gli alberi inverdivano, tappezzando di fronde e di fiori le vecchie mura della casa, Ma-