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la quale venne un giorno a raccontare la grande novità del paese, cioè che la signora Ernesta nove mesi giusti dopo aver maritata la figlia — e intanto che si aspettava la gravidanza della sposina — aveva messo al mondo il suo quattordicesimo figliuolo. Il fatto si prestava moltissimo allo scherzo e la moglie del dottore non si peritò a ricantarvi sopra delle variazioni; ma improvvisamente e come ricordandosi di un altro argomento più importante disse:
— Ed è vero poi, che il signor Pierino prende moglie?
Matilde ebbe una scossa così violenta, che Daria si affrettò a rispondere:
— Noi non ne sappiamo nulla; è giovane ancora e forse non vi pensa nemmeno.
— Oh! sì, oh! sì — riprese l’altra — mi hanno detto anche il nome della sposa; è ricchissima, un matrimonio di convenienza pare; eh! il signor Pierino è furbo. Sa ben lui, che di amore non si campa.
Daria si accingeva a troncare bruscamente il discorso, ma Matilde sollevando la faccia pallida e seria domandò:
— Non se lo ricorda questo nome?