Pagina:Neera - La Regaldina, Madella, 1914.djvu/129


— 125 —

ria, che non sentisse il calore febbrile della sua pelle. Il giovine si ritrasse con un brivido; tornò a guardare la giovinetta e disse:

— Ma davvero lei ha qualche cosa; è uscita adesso la moglie del dottore... che le disse? che avvenne?

— Nulla. — Pronunziando questa parola la voce di Daria era colma di pianto.

— Daria — diss’egli tanto teneramente, che nessuna dichiarazione d’amore avrebbe potuto superare la dolcezza di quel nome in bocca sua — io ho pur versato il mio dolore nel suo cuore quand’ella me ne richiese... Ora chiedo la mia parte nel dolore che la affligge.

Colla testa china ella continuava ad accarezzare la Lena, baciandola lieve lieve sui capelli e sulle manine, cullandola insensibilmente.

— Un presentimento mi disse che io c’entro per qualche cosa nel suo affanno; forse la moglie del dottore... non so veramente cosa possa dire di me, ma infine...

— No, non mi ha parlato di lei.

— E allora?

Ippolito era incalzante, guardandola ansioso coll’interesse che dà il vero affetto.

— Proprio nulla — fece Daria tentando di