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na, con sommo dispetto di Rodolfo, che si sentiva offeso nel suo amor proprio di genitore.

Corse subito la voce che era una settimina, naturalmente, e allora parve anche giusto che fosse così grama.

Matilde si riebbe presto e, per rifarsi di tutti i mesi passati in veste da camera, si fece mandare da Milano una corazza nera, detta Jersey, aderente al corpo come una maglia. Ma questa volta Rodolfo si risentì un poco; aveva già avute le spese del battesimo, così non si poteva andare avanti; nessuno guadagnava in famiglia e le rendite erano più che modeste.

— Una volta — disse Matilde, ironica — non mi parlavi delle tue rendite e parlavi invece molto delle mie corazze.

— È naturale — rispose Rodolfo brutalmente — allora non le pagavo io.

Marito e moglie non s’incontravano nei gusti; lui campagnuolo nato un po’ rozzo, affatto materiale, come lo erano del resto tutti i suoi amici e compaesani, come li faceva il genere di vita bestiale, le tradizioni, l’esempio, l’ozio, la mancanza assoluta di un ideale; lei sensibile, nervosa, corrotta nell’immaginazione, sensuale essa pure ma di un sensualismo elegante e raffinato.

Aveva un sorriso sprezzante quando egli tor-