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— Egli si occupa ad ammogliare gli altri, pare, ma per sè stesso non ci pensa.

— Lo sai che non può! — esclamò la ragazza scoppiando in singhiozzi.

— E, se non può, perchè ti tiene sulla corda?

— Ma egli non mi ha detto nulla.

La Tatia parve colpita da questa osservazione; riflettè che, a ben guardare, Ippolito non faceva la corte a sua nipote e se tutto il mondo lo sapeva e lo diceva era perchè amore e scabbia non la cela chi se l'abbia. Mosse le labbra in silenzio, quasi parlasse a sè stessa o rifacesse una storia vecchia, perduta nella sua memoria.

Daria riprese:

— Non mi ha mai parlato d’amore, mai; non mi ha mai parlato nemmeno delle sue condizioni di famiglia, ma lo vedo e capisco ogni cosa.

— E lo ami.

— E lo amo. È tanto nobile! tanto onesto!

— Pure così non la può durare.

— Perchè?

— Bisogna decidersi. Se egli non ti sposa, converrà pure che tu ne accetti un altro.

— Non ne vedo la necessità.

— Vorresti sacrificare la tua gioventù, il tuo avvenire? Pensa che non sei ricca, che, morta me, dovrai sobbarcarti alle esigenza de’ tuoi cu-