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sentì il contraccolpo di quell’urto, vide la donna che si era fermata mezzo minuto, audacemente, accanto a loro, ed Alberto che aveva fatto un movimento indietro, ed ancora la donna che era scomparsa rapida, rompendo l’oscurità della notte con la striscia chiara del suo abito.
Tutto il sangue di Marta le affluì al cuore.
— È Giuditta! — esclamò stringendo con violenza il braccio di suo marito.
Alberto non rispose subito.
— Dimmi la verità, è lei?
— Ma che!
— Pure la conosci...
— No, ti dico. Non l’ho nemmeno guardata.
— Ma potrebbe esser lei?
— Non so...
A che insistere? Tacque.
Ma ricalcando le orme della donna, sembrava a Marta che la sconosciuta avesse lasciato qualche cosa dietro a sè, nell’aria rotta dalla sua persona, sui sassi battuti dal suo piede; un miasma che saliva, nauseante, che l’avvolgeva tutta, la pren-