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— Che cosa dite voialtri?
— Eh! nulla. Si approvava.
— La donna — continuò il dottorone come se nulla fosse — creatura delicata, gentile, anima sensibile messa a contatto della nostra brutalità.....
— Oh! per anima sensibile — rincrudì Merelli — non ho niente in contrario. Quando ero all’università conobbi la moglie di un professore, una deliziosa donnina, una sfumatura, un ideale, proprio di quelle che hanno le ali e le rose. Un mio amico le faceva la corte... infine la dolce creatura lo pregò di regalarle un divano, perchè sullo stesso divano dove essi filavano il perfetto amore, il marito fumava tutti i giorni la sua pipa, e ciò non le pareva delicato...
Tumultuarono tutti. Il dottorone rinunciò all’elogio della donna, sopraffatto dalla voce taurina del suo competitore; ma Alberto, approfittando della prima pausa, domandò:
— Puoi essere così pessimista? Non esistono forse donne che non si dipingono e che si ac-