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— Causa sballata — vociò Merelli facendo scricchiolare la sedia su cui stava seduto. — Le donne sono tutte furbone, che pelano la gallina senza farla gridare.
— Ciò è tanto più meraviglioso — aggiunse Toniolo — che nel loro caso la gallina è un gallo.
— La donna — riprese il dottorone, con lo stesso accento ispirato col quale aveva, un momento prima, recitato i versi di Prati — è la poesia della vita, è la bellezza...
— Sì, parlatemi della bellezza delle donne! — interruppe Merelli. — Ci vogliono dei babbuini come noi per lasciarci gabellare nei teatri, nei balli, nella penombra delle alcove chiuse, tutta la quantità di ovatta, di gomma elastica, di bianco di bismuto e di kool, che forma la nostra beatitudine, citrulli che siamo!
Piano, all’orecchio di Toniolo, Alberto mormorò:
— È per garantirsi contro il kool e contro il bismuto che egli si attacca alle serve...