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del paese che, da quando egli rimase vedovo, avevano sentito più che mai il bisogno di prendere frequentemente della magnesia o del bicarbonato di soda; egli, enigmatico come un cofano vuoto chiuso a chiave, non aveva scoraggiata nessuna, vendendo a tutte la sua merce con la stessa fisionomia romantica ed incompresa, mostrando, nell’accartocciare gl’involti, le sue mani morbide, famigliari alle pomate, fini, lunghette, ornate al dito mignolo da un piccolo brillante, ed il sorriso vago di un uomo che insegue dei sogni.
Quando si era saputo che prendeva in moglie una ragazza del paese vicino, la magnesia e il bicarbonato di soda divennero veramente necessari a molte gastriti ed a languori di stomaco prodotti da cruccio respresso; nè egli mostrò di accorgersene, manovrando con la stessa dolcezza i barattoli e le spatole, prendendo il fresco ogni sera sulla soglia della farmacia, guardando alternativamente le donne e le stelle.
Alberto Oriani passò tenendosi a braccio sua moglie.