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— Sì, gliel’ho detto.

— E tu sarai così buona da cucirmi, domani, quei bottoni alla mia casacca di velluto?

— Sono già cuciti.

— Oh! che tesoro di donnina.

Ella sperava ancora che l’avrebbe guardata in faccia; ma Alberto si fermò dietro la sedia di sua moglie, accarezzandole il collo colla punta dell’indice.

— Addio, vado fuori un po’.

Chinossi, baciandola sulle guancie, sonoramente.

Marta rispose: addio — e si strinse nelle spalle, sembrandole che la stanza diventasse fredda.

Gli amici di Alberto Oriani non capivano perchè la sposina non fiorisse di quel rigoglio pieno ed espansivo che accompagna generalmente il passaggio dalla fanciulla alla donna.

Eppure Marta era felice; lo diceva a tutti, lo