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le poche botteghe; il fornaio, il pizzicagnolo, il mercante, il tabaccaio, il calzolaio, il barbiere.
— Ecco la farmacia — disse Alberto.
Marta guardò. Non c’era nessuno sulla soglia; una cortina verde, strofinata e attorcigliata come una fune, lasciava scorgere nell’interno un pezzo di scansia coi barattoli di terraglia bianca e azzurra.
— Ha moglie il farmacista?
— È vedovo; ma la riprenderà. Che cosa deve fare?
— Sicuro — disse Marta, ripetendo macchinalmente tra sè: che cosa deve fare!
— Guarda la casa di Merelli; sul canto di piazza, dipinta in giallo; l’hai vista?
— No, non l’ho vista.
— C’era la serva davanti alla porta.
— No, non l’ho vista. Ha moglie Merelli?
— Sì, ha moglie.
— E la casa di.... di quel signore.... quello che ha bevuto il sangue....
— Gavazzini? Ah! non è qui; è fuori di paese, isolata; più isolata ancora della nostra.