vero e ritratto con meravigliosa efficacia di rappresentazione. — Esse rispondono dunque alla tendenza del pensiero moderno.
«Negli Alpinisti ciabattoni abbiamo realtà vivissima di ambiente, di personaggi, di tipi; non manca, per chi sappia ritrovarcelo, l'elemento psicologico. Essi costituiscono adunque un vero e proprio lavoro d'arte.
«La realtà che il Cagna descrive negli Alpinisti ciabattoni è semplice, bonaria, credo anzi ch'egli stesso la definisca una realtà borghese. Ma è forse meno difficile a cogliere di un'altra? Sarebbe illusione o pochezza di mente il crederlo. Quelle pagine sono una miniatura così delicata di particolari, di circostanze minutissime, tutte però significative, tutte concludenti, da rilevare il lavorio sottile di una intelligenza penetrante.
«Sfilano davanti a noi numerosi paesaggi. Colli verdi ed ameni, montagne brulle e nevose; cieli limpidi e sereni, cieli plumbei corsi da nubi scapigliate; distese d'acque calme, azzurrine, ridenti; acque sconvolte dalla bufera, il lago nero e imbronciato. E poi aurore, meriggi infocati nelle solitudini dei campi, tramonti. Una varietà di scene da non finir più; ma tutte belle, tutte magistralmente ritratte. Nessuna monotonia.
«Questo lo sfondo della scena, nel quale s'aggirano pieni di freschezza, viventi di vita vera, figure e tipi umani colti con meravigliosa verità del mondo reale e trasportato in quello artistico che il romanziere ha creato.
«E poi una lettura buona, che fa bene