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del cuore umano... e da quest'analisi accurata, i caratteri dei due giovani amanti, escon fuori delineati bravamente da mano maestra, sul fondo verde della bella campagna lombarda, descritta con una freschezza ammirabile.

«Nel Ragioniere Bertini, v'è lo studio d'altri tipi abbandonati nella società moderna: la vedova esperta del mondo, che predica continuamente alla figlia di trovarsi un marito; la giovinetta, corrotta in parte dalla madre, che civetteggia; ed il burocratico, pieno di studi, che non conosce il mondo.»

       Giornale Il Napoli (2 Dicembre 1888).


«Tutte le pagine del nitido volume allettano per la vita vera e palpitante, che emana forte e spontanea... Il libro s'intitola dalla prima novella, che apre degnamente il volume.

«Ma la migliore, a mio giudizio, è la terza, Amore e fame. In essa è tratteggiata splendidamente la lotta contro la miseria, contro l'esaurimento delle forze intellettuali, a cui sopravvive e grandeggia l'amore.

«Non prenderò qui in esame le altre novelle: ognuno, leggendo il libro, potrà trovare da solo le bellezze in esso contenute, e gustare quei pregi di cui il rinomato Autore sa ornare i suoi scritti.»

   Giornale di Udine (26 Dicembre 1888).


«Spergiuro!... Della fantasia si sente il difetto, ma forse a bella posta: l'Autore, sull'esempio della nuova scuola naturalista, sceglie apposta soggetti noti,