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Voleva partire.
L’uomo si offerse di accompagnarla; non accettò. Allora i due sposi, imbarazzati, le diedero un ombrello, insegnandole la via più breve.
Quel balzo, quella stretta, quel bacio, quel rantolo, Marta portava tutto con sè, l’avrebbe portato l’intera vita. E correva sotto la pioggia, mentre da’ suoi occhi scorrevano larghe lagrime, inondata dal cielo, inondata dall’anima sua. Piangeva e rabbrividiva, con una consolazione lontana, una consolazione che le veniva dalle viscere, debole ancora, confusa, eppure deliziosamente soave.
Poco lungi da casa incontrò Alberto che la sgridò con dolcezza, dicendole che era stata imprudente. Egli era agitato, temeva per lei; ma sotto l’ombrello che la riparava, non vide le sue lagrime, no, queste non le vide. Egli aveva d’altra parte una notizia a darle.
— Quale notizia? — disse Marta, distratta.
— Vedrai, vedrai!
Marta tornò a correre, precedendo suo marito,