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Marta interruppe:

— Come dubitarne con queste lettere?

— Oh! le lettere — esclamò Alberto ridendo — è l’amore di voi altre donne, frasi! Per parte mia mi piaceva.

— Niente di più?

— È quanto basta, credo, per fare all’amore con una ragazza. Ella poi si esaltava, immaginando una passione romanzesca, rapimenti, fughe, veleno. Sarei stato molto sfortunato sposandola.

Marta tacque un po’, e poi:

— Era bella?

— Simpatica.

— Bionda o nera?

— Nera.

— Alta?

— Così così.

Altro silenzio.

— Grassa?

— Oh!... non so, non ricordo, non mi pare.

— Aveva le mani piccole?

— Ma è un passaporto quello che mi chiedi.