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aveva tutto ciò che gli uomini credono sufficiente per una donna, e che molte donne credono del pari; aveva di più la franchezza del suo carattere e l’onestà de’ suoi principii. Egli amava Marta nel solo modo che gli era possibile di amare.

Poteva ella lagnarsene?

No, no, sarebbe stata una vile ed ingrata creatura. Piangeva, tenendo ancora fra le mani le lettere di Elvira, dilaniata dalla tristezza, sentendo il freddo di quelle ceneri morte, sentendo, insieme alla sua, l’angoscia che saliva da tutte quelle illusioni distrutte, da quell’irrimediabile passato.

Una cappa di piombo le sembrava caduta sulle spalle, fugando i sogni, le mobili fantasie della giovinezza. Si sentiva vecchia di tutti gli anni di Alberto, di tutto ciò che egli aveva visto, provato, di quegli amori che egli aveva attraversato sfiorandoli, di quelle lagrime inconsapevoli che aveva fatto spargere; e non provava ira nè invidia; solo una grande, infinita stanchezza, come di ali spezzate.