Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 123 — |
III.
- Diletto Alberto,
Perchè non mi scrivete? Ho passato una notte agitatissima, senza chiuder occhio. Alle undici e mezzo vi ho sentito passare sotto le mie finestre insieme ai vostri amici; ridevate forte e, non so perchè, quelle risa mi scendevano sul cuore come colpi di martello.
Pensate a me almeno? Scrivetemi subito una riga, una parola.
Elvira.
Ve ne scongiuro, subito, subito.
IV.
Mercoledì.
Impazzisco, Alberto! Non una parola durante otto giorni interi. So che siete in paese; vi ho visto ieri andando a messa; eravate lontano, vi