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non sei nè gobba, nè zoppa, e nemmeno brutta; avresti potuto maritarti tu come qualunque altra...
— Ah! è vero, zoppa no, gobba no; ma pure...
— E quand’anche nessuno ti avesse cercata, potevi ben tu avere il desiderio di collocarti.
Appollonia crollava la testa, sempre curva, ma dalle gote sporgenti sugli zigomi appariva chiaro ch’ella rideva in pelle in pelle.
— Di’, Appollonia?
— Nossignora, nossignora, questo desiderio bisogna essere in due per averlo.
— Si può tuttavia avere, da sola, il desiderio di trovare il secondo.
— Ma sarebbe un desiderio inutile.
Marta rimase colpita da una manifestazione di criterio così solido in sì umile creatura.
— Sei una testa forte — disse ridendo.
— Forte, forte — confermò Appollonia dandosi un pugno sul capo, per avvalorare le parole.
— Sicchè ti trovi felice?
— Io sì.
— Ma felice di che?